Sunday, Jul 24

BLOCKCHAIN E FILIERE AGROALIMENTARI 2022

BLOCKCHAIN E FILIERE AGROALIMENTARI

Già nel 2019 riviste come “FORBES” indicava grandi e piccole aziende che avevano adottato la certificazione Blockchain (non solo nel settore Agroalimentare) come Barilla, Mediolanum, Ania (che sviluppa sandbox per il metaverso), Comune di Bari, Carrefour, Consorzio Arance Rosse Sicilia, Poste Italiane, CREA,ecc.

Nel 2021, sempre la stessa rivista, citava  50 grandi realtà industriali in Tutto il mondo (es Boeing, Binance, Credit Swisse.ecc) … Ed oramai Università, Apparati Statali, Enti Privati,ecc si stanno preparando alla nuova tecnologia, Il METAVERSO (di cui parleremo in altro articolo), per la nuova rivoluzione del WEB 3.0

L’ applicazione della tecnologia blockchain nel settore alimentare ha avuto un boom negli ultimi 3 anni soprattutto per supportare il processo di tracciabilità. Infatti, i primi test di utilizzo della blockchain, nel settore, sono stati eseguiti per la sicurezza alimentare e migliorare la gestione dei processi di richiamo prodotti e contraffazione.

LA BLOCKCHAIN SFRUTTA LE CARATTERISTICHE DI UNA RETE INFORMATICA DI NODI e consente di gestire e aggiornare, in modo univoco e sicuro, un registro contenente dati e informazioni in maniera aperta, condivisa e distribuita senza la necessità di un’entità centrale di controllo e verifica. 

La tecnologia Blockchain si basa su 7 punti fondamentali:

  1. Decentralizzazione:le informazioni vengono registrate e distribuite tra più nodi.
  2. Tracciabilità dei trasferimenti:ogni elemento sul registro è tracciabile ed è possibile risalire alle sue origini.
  3. Disintermediazione:le transazioni vengono gestite senza intermediari.
  4. Trasparenza e verificabilità:il contenuto del registro è trasparente e visibile a tutti ed è facilmente consultabile e verificabile.
  5. Immutabilità del registro:i dati all’interno del registro non possono essere modificati senza il consenso della rete.
  6. Programmabilità dei trasferimenti:determinate azioni possono essere programmate ed effettuate al verificarsi di certe condizioni.
  7. Sostenibilità economica:non solo elevata affidabilità nella sicurezza delle transazioni ma anche maggior accessibilità in termini di costi.

L’immutabilità della blockchain migliora il coordinamento tra gli attori della filiera rendendo accessibili e trasparenti i dati, aumentando così l’efficienza dell’intera supply chain.

La tracciabilità nelle Filiere Agroalimentari

La tracciabilità degli alimenti viene definita per la prima volta con il regolamento (CE) N. 178/2002.

I benefici che derivano dal tracciare gli alimenti sono:
  • maggior efficienza nella gestione delle scorte;
  • miglior qualità dei prodotti;
  • maggiore velocità nel poter identificare i prodotti;
  • riduzione del rischio deperimento merci e smaltimento rifiuti;
  • riduzione degli sprechi alimentari;
  • riduzione dei costi di gestione di eventuali blocchi o richiami;
  • minor inquinamento;
  • maggiore visibilità sui processi della filiera;
  • abbattimento dei costi assicurativi;
  • aumento brand reputation per la qualità del servizio.

 L “Approccio” però che sicuramente è più attinente/verosimilmente vicino al concetto della “BlockChain” è la Certificazione ISO 22005 “ Sistema di Tracciabilità nelle filiere Agroalimentari” (che si rimanda ad altro articolo).

Integrare la blockchain con tecnologie IoT:

La tracciabilità viene effettuata per verificare le condizioni adeguate secondo le condizioni ottimali di funzionamento delle unità e delle normative italiane, europee ed internazionali per la tutela della qualità delle merci trasportate. Nel 2018, l’Unione Europea ha dato vita all’iniziativa European blockchain partnership il cui obiettivo è favorire la collaborazione tra gli Stati membri con una piattaforma blockchain continentale interoperabile.

In Italia, invece, esiste un ecosistema basato su tecnologie di tipo distributed ledger, in linea con la strategia europea. Inizialmente, la blockchain pubblica è stata utilizzata per digitalizzare e certificare tutti i servizi offerti dalla Pubblica amministrazione. Al momento, la filiera agroalimentare può fare affidamento solo sulle blockchain private.

Le soluzioni che utilizzano la tecnologia blockchain prevedono un’integrazione con tecnologie IoT (processo di connessione a Internet di oggetti fisici di utilizzo quotidiano, dagli oggetti più familiari usati in casa, come le lampadine, alle risorse in ambito sanitario, come i dispositivi medici, ai dispositivi indossabili, a quelli smart e, per finire, alle smart ) per evitare errori.

Per tutelare l’integrità dei prodotti alimentari è fondamentale scegliere una struttura informatica sicura, protetta dal furto dei dati, inalterabile da terze parti e con un concetto di integrità dei dati tramite strutture blockchain. Dunque, piattaforme digital ledger accessibili da chiunque e in grado di garantire la assoluta attendibilità e affidabilità dei dati

Come Funziona una Certificazione Block Chain nelle filiere Agroalimentari?

  • Usando la crittografia per mantenere le informazioni sicure, una blockchain fornisce un database decentralizzato o “libro mastro digitale” di informazioni.  Basata su un network di computer, che devono tutti approvare qualsiasi aggiornamento prima che possa essere validato e registrato, blockchain riduce il legame di dipendenza e la vulnerabilità rispetto ad un archivio dati centralizzato.
  • L’ente/struttura di riferimento (autonomo ed indipendente dall’azienda o dal dipartimento per esempio in caso di pubblica amministrazione) memorizza i certificati nella blockchain pubblica in un ambiente specifico (es VeChain, B Cert, ecc) dove ha il diritto di creare nuovi certificati e aggiornare le informazioni. Allo stesso tempo, utilizziamo i vantaggi della tecnologia come l’autenticazione, la decentralizzazione e la crittografia. Anche se gli aggiornamenti possono essere eseguiti solo da noi, chiunque può accedere alla blockchain per controllare la validità dei certificati.
  • Quando viene emesso un certificato, i dati vengono digitalizzati e viene assegnata un’identità digitale ad ogni certificato. Tutti i certificati sono etichettati e tracciabili. L’originale è conservato in modo sicuro nella rete di computer della blockchain, comunemente chiamati nodi.
  • I dati dei certificati sono gestiti in parallelo nel nostro sistema di produzione. In totale, questo crea una transazione immutabile, sicura e altamente trasparente, che rende facile scoprire le frodi poiché la tecnologia esporrà qualsiasi certificato obsoleto o falsificato.
  • Tutti i certificati hanno un codice QR incorporato che può essere scansionato con dispositivi mobili. Verrà eseguita una ricerca sulla blockchain e si otterranno i dettagli del certificato.
  • Chiunque può in qualsiasi momento controllare e verificare le affermazioni di un’azienda e l’ampiezza e la validità della certificazione.
    Questo può essere controllato anche attraverso una ricerca sul checker pubblico dei certificati.

 

IBS di S. Intiglietta, supporta le aziende interessate in termini di analisi del contesto aziendale, valutazione del rischio (sicurezza alimentare e sul lavoro), realizzazione piani di autocontrollo, certificazioni di Qualità

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Dott. Salvatore Intiglietta

Dott. Salvatore Intiglietta

Dottore in Chimica, Consulente dei processi produttivi aziendali nel settore alimentare, Auditor della qualità e sicurezza del lavoro, CEO di ibs intiglietta

Laureato in chimica «vecchio Ordinamento» nel 2000 a Padova, ho lavorato diversi anni nel settore del Controllo Qualità ed Assicurazione Qualità per Aziende Chimiche, strumentazione di Analisi e come Coordinatore di laboratori Accreditati ISO 17025. Ho lavorato diversi anni come Responsabile Controlli di Filiera Agroalimentare per un Grande Distributore di Prodotti Alimentari Biologici Italiano, con sviluppo progetti in Italia ed all’estero.

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